Caso clinico video Il punto che conta!
Il ripristino del punto di contatto nelle cavità di II classe richiede precisione e conoscenza anatomica degli elementi da parte dell’operatore.
Un inadeguato ripristino del punto di contatto può causare lo spostamento e/o la rotazione dentale, l’estrusione dell’antagonista, l’accumulo di cibo con conseguente infiammazione gengivale e lo sviluppo di carie.
Gli obiettivi della matrice sezionale sono pertanto ricreare anatomicamente il contatto dell’elemento da ricostruire con il dente adiacente e sigillare efficacemente le pareti del box.
Per questa ragione è molto importante l’utilizzo di una matrice di adeguata altezza per la cavità da trattare e che permetta la creazione di una anatomia interprossimale curva e non rettilinea, in modo da avere un’area di contatto a livello del terzo medio della parete.
Una matrice rettilinea creerebbe un punto di contatto troppo vicino alla superficie occlusale impedendo il corretto deflusso del cibo e un adeguato passaggio del filo interdentale.
Una volta scelta la matrice corretta è di estrema importanza non deformarla durante le procedure di posizionamento, in questo gioca un ruolo fondamentale la preparazione cavitaria che deve permettere un inserimento passivo e senza forzature della stessa.
Alla matrice sezionale vanno associati l’ausilio di cunei della corretta dimensione a seconda del caso clinico per bloccare la matrice e, in minima parte, distalizzare e/o mesializzare gli elementi adiacenti e di anelli per ancorare la matrice alle pareti residue del dente da restaurare.
Dr. Alessandro Conti